mercoledì 30 dicembre 2015

ALLA SCOPERTA DELLE ALPI DI LEVANTE- TARVISIO 2015-2016 

Arrivare in montagna il 26 dicembre raggiungendo una località a 4 ore di macchina dalla pianura e vedere le pareti completamente marroni e solo un po' di bianco a stento sulle cime, fa pensare (oltre al fatto che qualcosa ormai non quadra più ) subito "ehmmo senza neve chesssi fa??". Sapevamo già ovviamente a cosa saremmo andati incontro ma vedersi davanti questo panorama anomalo è un'altra cosa. Avremmo comunque voluto esplorare nuovi orizzonti fuori dalla solita massa di pecore sulle piste che sale- scende-mangia-beve-selfa all'unisono in 40mq di ipersfruttamento della natura. Avevamo pensato alle ciaspole..ma senza neve proprio nun se po.

Arriviamo su verso sera e siamo in un appartamento immersi nel pascolo proprio come volevamo "fuori dal cazzo". Esploriamo un pò i dintorni e ci rendiamo subito conto che il posto é sorprendentemente selvaggio e poco frequentato (sembra che in condizioni meteorologiche standard sia un posto estremamente freddo), troviamo passeggiando alcuni agglomerati di case che sembrano addirittura disabitati o forse popolati in estate. All'orizzonte rumori di animali, forse cervi, che forse marcano il territorio dalla presenza umana..beh direi che più fuoridalcazzo di così..La cosa che colpisce di più è trovare dei punti molto soleggiati in cui sembra davvero che il paesaggio sia estivo, e altri punti in ombra dove terra e alberi sono ricoperti di ghiaccio, o neve ghiacciata che si è fissata dall'ultima nevicata che risale a un mese fa, il chè sembra abbastanza incredibile..

Soddisfatti dalla prima esplorazione e carichi per vedere molto di più, interpelliamo la padrona dell'appartamento sui possibili sentieri da percorrere e il giorno dopo ci incamminiamo per il RIFUGIO ZACCHI.

Da Tarvisio si va in macchina ai laghi di FUSINE, si parcheggia al lago superiore e ci si incammina verso il sentiero CAI 512, troverete dopo circa 500m la diramazione tra la il sentiero e la strada più facile da poter fare in bici (che è parte dell'Alpe Adria trail, percorso che va dalle Alpi al mare). Noi abbiamo percorso il sentiero all'andata e fatto la strada al ritorno. Il sentiero nel bosco è bello e più divertente,anche se si incappa in punti ghiacciati che si riesce però abbastanza facilmente a schivare passando ai lati o stando attenti (noi abbiamo gli scarponcini da trekking, no ramponi).


Dopo circa un'ora e mezza di camminata, (addirittura un quarto d'ora in meno rispetto alle indicazioni del CAI :))) arriviamo al bellissimo RIFUGIO ZACCHI, davvero davvero uno dei più belli e organizzati che abbia visto. Già dall'esterno vediamo che è circondato da queste bandierine colorate nepalesi poi dentro appuriamo che i titolari hanno la passione per il Nepal e organizzano spedizioni laggiù (vendono anche oggetti e fanno raccolte fondi). Il rifugio all'interno è pieno di oggetti nepalesi appesi alle pareti e mentre si gusta l'immancabile frico con polenta e magari una bella salsiccia, si può dare un'occhiata ai libri appoggiati sui davanzali delle finestre con le varie meditazioni orientali. Ma l'atmosfera zen non ci ha impedito di finire il cibo nel piatto con la velocità di due beceri occidentali al fast food..O.o e ci siamo subito innamorati del Frico che decidiamo di provare a cucinare al più presto :) per chiudere bombardino e via! direi che oltre all'arredamento particolare e il buon cibo il rifigio è tenuto benissimo, addirittura c'è il riscaldamento in bagno!! (rarità!!).

Il ritorno è un pò tardo (a causa della nostra mattutinità le tempistiche sono un pò traslate..) e ci ritroviamo sul sentiero mentre cala il sole e il freddo inizia a pungerci le membra.
La foresta all'arrivo è completamente in ombra e piena di neve ghiacciata.
Immersi dal tramonto arriviamo al parcheggio con una luce rosa sulla neve ghiacciata che non avevo mai visto (per chi intraprende camminate in questo periodo tenere in conto che fa buio alle 4 del pomeriggio!).
Neve ghiacciata - foto by Davide Conti
Camminando attorniati da questa strana neve ghiacciata che ricopre alberi e terra abbiamo subito notato che il ghiaccio assume forme diverse in base ai diversi punti in cui si forma, cioè la sua superficie sembra ritagliata da un artista della natura che a volte predilige una forma più a fiore a volte invece semplici cespugli di punte, ma in ogni caso qualcosa di estremamente artistico e ci continuiamo a chiedere come si formi questa superficie appuntita e diversa di zona in zona, oltre al fatto che sembra davvero disegnata in una fiaba (mi sembra di essere un personaggio di Frozen..il pupazzo di neve :D).

La seconda escursione ci porta invece sul versante soleggiato verso il monte OSTERNIG. Partendo da Ugovizza si segue l'indicazione per la baita Capriolo. Dopo aver costeggiato un torrente che attraversa la vallata per circa 10 minuti si arriva alla baita e lì si può parcheggiare la macchina. Vi consiglio di entrare e prendervi almeno un caffè, fatto rigorosamente con la moka, dalla gentilissima Signora Adele, che parla un italiano nordico che però si sente non essere accento tedesco ma un bel mix!  Infatti il loro dialetto è un mix tra tedesco, sloveno e italiano, sentirla parlare con l'altra signora in cucina è davvero strano :) Lei molto orgogliosa dice di parlare tranquillamente tedesco, sloveno, italiano e friulano! e che purtroppo i giovani non imparano più tutte queste lingue..davvero un peccato perchè qui sono davvero a cavallo di 3 nazioni ed è una ricchezza sia linguistica che culturale unicissima!! La signora Adele con passione e senza scopo di lucro ci racconta che sta per chiudere per 2-3 mesi e d'inverno scende giù a valle (l'abbiamo trovata aperta solo perchè non è ancora venuta tanta neve), e che ha clienti emiliani che vanno da lei d'estate ormai da 40 anni.. La sua baita infatti risale almeno agli anni 50-60, con una stube ancora "d'epoca" a cui lei ci ha subito consigliato di accostarci, il bar attrezzato con l'essenziale: qualche amaro classico e un cabernet franc friulano, a lato delle bottiglie appeso il menù scritto rigorosamente a mano da una scrittura in corsivo come quella che aveva la mia nonna (strategie di marketing a parte faceva la sua figura :))

lunedì 17 novembre 2014

SANTARCANGELO DI ROMAGNA (SENZA GLUTINE!)

Se il sabato vieni da Bologna e ti devi fermare a Rimini, magari per una fiera la domenica, magari una fiera Gluten free, perchè non fai sosta in un paesino appena fuori dalla città e appena appena arrampicato sulle colline romagnole? (altrettanto belle rispetto a quelle toscane). E' così che abbiamo scoperto Santarcangelo!
Il sabato sera in arrivo dalla frenesia della fiera EIMA di Bologna, siamo andati a mangiare qualcosa in un ristorante per celiaci (trovato sul sito AIC www.celiachia.it/DIETA/ricercaStrutture.php?SS=95&M=1099) che si chiama Pizzeria Osteria De Sgrazjid, no non è una lingua slava ma dialetto romagnolo :D che in italiano è "i disgraziati"! E' a Villa Verucchio, che è a 10 minuti da Santarcangelo, posto semplice, tranquillo con cucina tradizionale. Mi sono rifatta il palato con una fornarina senza glutine spaziale (in quelle zone fanno questo impasto che sembra una pizza molto sottile con solo olio e rosmarino) e le tagliatelle al ragù fatte in casa! Eravamo seduti nella veranda in legno con una stufa che creava un microclima decisamente tropicale e fuori ovviamene pioveva! Budget super abbordabile (un primo € 6,00..una rarità!!).
b&b la combriccola
Il B&b ce lo siamo scelti come il 90% delle volte, su booking.com! Era il meno caro ma sicuramente molto più che dignitoso, anzi direi parecchio bello: design con materiale riciclato, camere nuove e colazione da re (anche con prodotti senza glutine nonostante non fosse nella cerchia dell'AIC) con prodotti gluten free anche bio!! http://www.lacombriccola.net/  massima qualità prezzo: € 50 in 2 con colazione compresa! Lo consiglio vivamente sia per chi deve andare a Rimini sia per i dintorni!
Perciò, dopo la mangiata dai "disgraziati" e la nottata rilassante a "la combriccola", la domenica ci siamo concessi una super colazione e siamo andati belli carichi in centro a "Santarcanzel" (dovrebbe dirsi all'incirca così in romagnolo..).


Appena siamo arrivati abbiamo visto subito che si svolgeva una maratona..carichi i santarcangel..ici??. Siamo arrivati in piazza dove regnava l'atmosfera domenicale di relax tutti con sorriso sulle labbra, e l'allegria nell'aria tipica della romagna..che bella sensazione :) ci siamo messi a passeggiare su per le scalinate del paese attirati da una torre con l'orologio; e arrivando nelle vie più alte si vedeva tutto il panorama fino al mare (con l'Ikea che svettava all'orizzonte..). E finalmente siamo arrivati alla torre e poi alla Rocca malatestiana.
Fontana di Tonino Guerra
Il paese è impregnato di impronte di Tonino Guerra, sceneggiatore (ha sceneggiato film di Fellini), scrittore, artista, che era proprio di lì, come questa fontana con la farfalla così colorata che dà un tocco di "Gaudiano" al paesello romagnolo.
Ritornando giù verso la piazza principale siamo incappati proprio nel museo dedicato a Tonino Guerra, una raccolta delle sue sculture, opere in sabbia a vinavil, libri, filmati..interessante e inspettato!
Abbiamo respirato un pò di filosofia romagnola del XX secolo e siamo andati a filosofoggiare con un bicchiere di vino all'osteria "La Sangiovesa". Osteria composta tutta da volte tutta pietra a vista, con varie sale, cibo proveniente dalla loro tenuta in collina. Noi non abbiamo mangiato ma abbiamo preso il vino della tenuta e un liquore fatto sempre da loro con vino e spezie che è sia aperitivo, con ghiaccio e scorza d'arancia, che digestivo, decisamente simil Porto, si chiama l'Arrangiato, da provare! Davide si è anche gustato una bella piada da 10 e lode che faceva venire la bavella solo il profumo.. e, arrovellato dal senso di colpa per non aver condiviso il piacere del cibo con me, ha investito in una bottiglia di Arrangiato assolutamente non a buon mercato...lo terremo per le serate selezionate (ovvero tutte le prossime serate da qui alla fine della bottiglia XD). Ah tra l'altro, mentre siamo seduti lì fuori dalla Sangiovesa passa un ragazzo in bicicletta ..è Fabio De Luigi!

E ultimissimo tratto di Santarcangelo vicino al parcheggio è un murales che a Davide ricorda un murales di Blu e che sembrerebbe arrivare da un festival di murales che si è tenuto lì a Santarcangelo (quindi volendo si può esplorare per trovarne altri!).





Lasciamo Santarcangelo all'ora di pranzo, con la quiete tipica dei paesi durante il momento del pranzo della domenica, e ci portiamo verso orizzonti opposti..la totale tempesta di gente, cibo, parole, luci, pibblicità, cartelli..ancora fiera ma del senza glutine #glutenfreeexpo2014..io c'ero XD. Adios.



sabato 8 novembre 2014

GRECIA COAST-TO-COAST: Atene, Corinto, Epidauro, Nafplio, Micene (I)

E già dopo un pò di tempo dal ritorno, già immersa dal grigio padano (che incrementa la vena di "saudade" nella stesura) mi dedico alla scrittura dell'avventura Greca...
sì quest'estate ho intrapreso un bel viaggetto verso una terra bellissima che ha tanto da raccontare ma non sempre i mezzi per farlo, che volevo vedere già da tempo ma non avevo ancora trovato il momento e la persona giusta per andare ;) Quest'anno, un 2014 all'insegna decisamente della scoperte e delle esperienze, ho trovato la persona che finalmente appena ho detto Grecia ha risposto ANDATA!! (è così che io e Davide da quasi un anno ci incitiamo e contagiamo con la "malattia" del partire :)).
Ci siamo messi seduti a pensare all'itinerario, con la consapevolezza di avere due punti fermi da vedere: Atene e le isole Ionie. Cartina in mano (google maps per i turisti 2.0), abbiamo subito pensato di volare ad Atene (volo tra l'altro molto più abbordabile che volare sulle isole in Agosto..) e da lì dirigerci verso ovest itinerando tra i luoghi archeologici della grecia antica sul Peloponneso..per lo meno alcuni perchè per vedere tutto il Peloponneso ci sarebbe servita una vacanza dedicata, ma la scelta migliore è stata finire su un' isola quindi sconsiglio la scelta "only Peloponneso" ;)
Siccome l'adrenalina dell'improvvisazione deve sempre far parte del mio peregrinare così come per Davide, abbiamo deciso di avere un alloggio più o meno sicuro ad Atene (couchsurfing), e un appartamento a Zacinto (giusto perchè è Agosto eh....:D) il resto lo avremmo deciso strada facendo in base alla voglia di rimanere nei vari luoghi che avremmo toccato. Vi dico che è stato più che fattibile non prenotare per il Peloponneso ma a Zacinto era tutto pieno zeppo, per lo meno le zone più turistiche, poi vi dirò anche dove ci siamo ritrovati a dormire appunto per questo motivo :D
Ultima cosa da organizzare: viaggio di ritorno. A causa del prezzo dei voli alti da Zacinto all'Italia si decide di farcela in NAVE! Premetto sono 24 ore di viaggio............ma se la compagnia è "giusta" ovvero con filosofia relax and take it easy ti passano che quasi non te ne accorgi (quasi.... :D).
Dai iniziamo con l'ADVENTURE!
Partenza da Bergamo il lunedì mattina alle 7 quindi abbiamo prenotato la notte della domenica in un B&b a Bergamo vicino all'aeroporto, b&b La Corte in località Zanica. Elemento da considerare: Se arrivi a BG in stazione la domenica sera alle 9 non trovi bus per l'aeroporto. Non so se fosse il periodo visto che era il 10 Agosto, ma stà il fatto che non c'erano bus e nemmeno taxi disponibili (INCREDIBILE!!quando si dice che l'Italia a livello turistico si adagia sugli allori..ma questa è un'altra storia..), se qualcuno ha info diverse a riguardo commenti pure! Insomma ci siam dovuti far venire a prendere dalla padrona del b&b...una tipa davvero carica quindi viaggio più che piacevole :) Il b&b è un casolare rustico ben ristrutturato, camere molto curate, il bagno è in comune ma c'è persino la vasca idromassaggio!! La mattina alle 5.30 il boss del casolare..il gallo..ha deciso di iniziare a cantare alle 5.30 quindi non ci sono stati problemi di sveglia (probabilmente aveva un dispositivo sveglia incorporato perchè a cadenza regolare cantava ogni mezzora....:D) così belli arzilli e puntuali (e con un pò di voglia di mangiare gallo fritto a colazione) siamo andati a usufruire del breakfast! La signora davvero carina per la colazione mi ha comprato i prodotti senza glutine nonostante il b&b non fosse segnalato dall'associazione celiachia quindi non era tenuta a farlo! La mattina alle 6.30 ci ha anche accompagnato in aeroporto al costo probabilmente di un taxi ma essendo vicino è stato molto comodo (NON CI SONO NAVETTE PER L'AEROPORTO O BUS NEMMENO DAI PAESI VICINI..).

1 TAPPA: ATENE
 Il viaggio in aereo per Atene è stato talmente rapido che sono riuscita a scambiare le zone lacustri del Gargano per Comacchio.......C'era un cielo limpidissimo quella mattina e abbiamo mirato e ammirato tutta l'Italia dal finestrino!! Che bella! Abbiamo anche notato facilmente il circuito di Nardò che è quello dove le importanti case automobilistiche vanno a testare le macchine alla massima velocità perchè ha un'inclinazione tale per cui, tenendo la macchina in rettilineo senza curvare, giri su un circuito quindi curvi solo grazie all'inclinazione..insomma si può fare su un circuito quindi in poco spazio quello che altrimenti si dovrebbe fare su un rettilineo molto lungo! E' interessante e si vede benissimo dall'alto!
E così senza ritardi nè inconvenienti ci siamo ritrovati all'aeroporto di Atene!
Atene l'11 Agosto ha solo quei 40 gradi all'ombra...noi, impazienti di farci subito un'idea della città, ci siamo diretti verso il centro, fermata metro piazza Sindagma. Da lì si attraversano i giardini con il palazzo del Parlamento e ci si può dirigere direttamente verso l'Acropoli che è uno spettacolo unico al mondo! Il quartiere si chiama Plaka e intorno all'Acropoli c'è tutta una distesa di stradine molto tradizionali che si inerpicano su verso la collina appunto dell'Acropoli, quindi tutte a gradinate. Lungo queste stradine che si incrociano tra di loro ci sono una miriade di ristoranti e case di tutti i colori (purtroppo tante disabitate e in vendita), porte e portoni tutti diversi tra loro e gatti, tantissimi gatti, alcuni pacifici e tranquilli che si riposavano sotto la calura ateniese, altri veloci che sgusciano tra le gambe dei passanti e dei tavolini in cerca di qualcuno che faccia cadere qualche resto di cibo dal piatto.
Noi camminavamo guardandoci intorno, un pò coinvolti dall'atmosfera e un pò amareggiati dal degrado che ci circondava, in alcuni punti più accentuato in altri meno, ma piuttosto evidente. La parte più bella era guardare in alto e vedere l'acropoli sopra di noi, come un olimpo con gli dei, immagino fosse stata la stessa sensazione che gli antichi greci volevano suscitare quando hanno costruito quel grande complesso di templi che sovrasta la città! E mi chiedevo mentre camminavo se i greci non si sentano inspiegabilmente "slacciati" da quella grandezza che avevano e che non hanno più.
Ci siamo ritrovati tutto il giorno a girovagare coi nostri trolleys perchè avremmo dovuto aspettare che il nostro amico couchsurfer ci venisse a prendere. Ma una volta appurato che non sarebbe arrivato prima delle 7 di sera non ci abbiamo pensato 2 volte e siamo andati a cercarci un ostello!! E detto-fatto!trovato ostello di fianco all'Acropoli: Athens backpackers. A noi hanno dato gli ultimi posti disponibili ovvero un appartamento per 2 bellissimo!! alla faccia dell'ostello! Ma ovviamente con prezzi da appartamento..i prezzi per l'ostello credo fossero comunque molto abbordabili, con colazione inclusa. La gestione è metà greca e metà australiana..interesting mix! ;) ed è davvero in una posizione più che ideale!
Partenone - foto by Davide Conti
Siamo andati a visitar l'Acropoli verso sera, muniti della mitica guida Lonely Planet (quei 10kg di libro che giovano a tutte borse e zaini...), intorno alle 6 (tiene aperto fino alle 8) ed è stato l'orario perfetto perchè ci siamo visti il Partenone col tramonto!!
Oltre al Partenone ci sono altri templi che si sono conservati abbastanza bene, 2 teatri e inoltre dall'alto della collina si vede tutta Atene che sembra decisamente una città infinita..è gigantesca!!(4mil di abitanti..ndr).
All'uscita dalla splendida visita ci siamo trovati con il couchsurfer Sinnis (ovviamente un personaggio perchè il couchsurfing è una garanzia ;)) a bere un "aperitivo"..lo metto tra virgolette perchè ci siamo ritrovati a bere della Sambuca come aperitivo, che è questa cosa tipica loro chiamata OUZO (che a me ricorda Mr Oizo di Flat Beat, il pupazzo giallo :D :D). Insomma io dopo una giornata pesa a girare sotto il sole e con una fame maiala non son riuscita a buttarne giù neanche metà....tra l'altro te ne danno una bottiglietta........ma come si fa??? chiaramente Davide non ha avuto gli stessi problemi :P La location era davvero bella perchè eravamo in uno dei barettini sempre sotto l'Acropoli, pieno di posti a sedere fuori e con una miriade di ragazzi seduti a bere e raccontarsela, con questa Acropoli alle spalle e allegria e spensieratezza a profusione. Oh beh gran spensieratezza al nostro tavolo non c'era visto che ci siamo messi a parlare di politica europea, problemi economici, grecia/italia, partiti politici........yeah! Già Davide incalzava parecchio con gli argomenti (praticamente chiedeva pareri sull'economia a tutti i greci che incontravamo..) figurarsi Sinnis che era praticamente un comunistone invasato di politica e super informato...se ci aggiungiamo poi l'Ouzo no limits..il mix è stato esplosivo!! :D :D
A dire la verità non abbiamo tante altre cose da dire di Atene, il secondo giorno siamo rimasti un pò troppo a letto per spostarci verso il sud della penisola ateniese come avevamo pensato (verso Sounio dove si trova il tempio di Poseidone) e avremmo voluto scoprire meglio la città, ma in realtà non c'è molto altro da scoprire. Abbiamo visto lo stadio storico di Atene: stadio panatenaico che ha ospitato i giochi delle prime olimpiadi e anche delle ultime, infatti è stato ristrutturato ad hoc nel 2004. Da lì abbiamo visto meglio il parco cittadino con tante specie di alberi diverse. Siamo andati a vedere da fuori lo Zappio, edificio con un colonnato direi imponente, che ha ospitato alcune specialità sportive durante le olimpiadi (risale a fine 800).
Zappio - foto by Davide Conti
Abbiamo camminato per i vari quartieri diretti verso piazza Omonia, che dovrebbe essere lo snodo cruciale della città, ma è davvero pessima!Orribile! Devo dire che le piazze greche sono parecchio deludenti..ok, non hanno l'impronta cattolica con la chiesa in ogni piazza che crea il riferimento, ma il problema è che ci hanno costruito edifici orribili nelle piazze, architetture mescolate tra le più orribili: fascista + anni 80, palazzi alti e grigi senza senso e anche fatiscenti..non ho visto una piazza che mi sia piaciuta! Addirittura lì nei dintorni della piazza i quartieri erano abbastanza sinistri e poco raccomandabili...e non eravamo in periferia, e non siamo cagasotto di natura...! Abbiamo anche incrociato le due strade super commerciali di Atene, con negozi di ogni marca e sorta, ripeto moolto commerciale, quindi niente di interessante. A parte la zona dell'Acropoli quindi non c'è molto altro che valga la pena di essere visto. Anche per il cibo siamo capitati un pò male nella city..

2 TAPPA: CORINTO (EPIDAURO, NAPFLIO, MICENE)
Per spostarci verso le zone più significative per la civiltà greca antica, abbiamo preso il bus e siamo approdati a Corinto, Abbiamo pensato di fermarci lì per poi noleggiare una macchina e concentrare la visita alle zone archeologiche in un giorno. L'hotel lo abbiamo prenotato il giorno prima con il wi-fi dell'hotel di Atene su booking.com, Hotel Korinthos, stile anni 70, niente da consigliare vivamente ma dignitoso e con colazione abbondante, nessun servizio Gluten Free purtroppo. L'atmofera era parecchio strana, difficile da spiegare, sembrava un hotel gestito da personaggi che non avevano di meglio da fare, buttati un pò lì così..però delle sagome, ancora ricordo le loro espressioni e i loro modi di parlare. Avevano anche un taxista di fiducia, tutte le volte che ce lo chiamavano loro chiamavano questo soggetto sulla 60ina abbondante, che non capiva l'inglese e non sapeva le strade al di fuori di Corinto (tipo Loutraki che era lì attaccato non lo conosceva..) e si incazzava e smadonnava perchè lo facevamo andare in posti che non conosceva..scene incredibili vi giuro! :D
Iniziamo col dire che se si deve andare a Corinto bisogna tenere presente che c'è lo stretto che divide la città proprio di Corinto a un'altra parte che si chiama Loutraki che, a vedere così, sembra la parte più turistica, infatti noi abbiamo prenotato la macchina da internet e ci siam trovati che l'avevamo prenotata a Loutraki, "sull'altra sponda" rispetto all'hotel ..il che sembra una cosa da poco ma in realtà è parecchio un casino perchè la distanza tra l'hotel e il noleggio era parecchia (contare che sono posti che si estendono in lunghezza sulla costa) e il taxi non era molto economico. Oltre a questo abbiamo fatto esperienza che il canale ha un ponte che si alza al passaggio di barche grosse quindi a ogni passaggio loro era impedito il passaggio nostro sul ponte..e le soluzioni erano: aspettare 15 minuti ogni volta o prendere una strada larga..ovviamente in entrambi i casi ci facevano pagare di più!! insomma vi dico che metà dei soldi spesi a Corinto sono stati per il taxi! La macchina che ci hanno affibiato (così com'era successo in Spagna l'anno scorso) non era proprio quella richiesta (Peugeot quella mignon tipo scatolina..la più economica)..mi hanno dato un BMW!! Contate che a Corinto sanno guidare stile Napoli quindi vi lascio immaginare la mia gioia alla guida (essendo l'unica tra i 2 che aveva la patente su).
Epidauro - foto by Davide Conti
A parte gli inconvenienti della macchina, il nostro tour Epidauro, Nafplio, Micene è stato parecchio bello. Premetto che le zone archeologiche sono tutte a pagamento ma non abbiamo mai pagato più di 8 euro (tranne l'Acropoli che credo fosse € 12,00). La prima fermata è stata appunto Epidauro dove c'è il teatro più antico della Grecia, tenuto molto bene! Siamo stati anche deliziati dalla performance lirica di una turista non so di quale provenienza geografica, ma molto brava! Così abbiamo anche potuto testare il suono che non era niente male! Gli antichi sempre 10 a 0 con i moderni per queste cose.. 
All'uscita della zona archeologica abbiamo raccolto 2 autostoppisti francesi che dovevano anche loro andare a Nafplio..che bello gli autostoppisti!!un pò di avventuraa e conoscenza con chi viaggia più o meno come noi. Poi del resto chi poteva immaginare che fossero francesi :P :P ;) Viaggiando con loro abbiamo cercato di farci dare un pò di dritte ma avevano visto meno di noi..Ci hanno però nominato questa fortezza da vedere a Nafplio con più di 800 scalini.....noi eravamo già parecchio accaldati e in fase di voglia di buttarci nell'acqua alla prima occasione, una volta sentito che per vedere la fortezza c'erano da fare le fatiche di Ercole (o Eracle) ci siamo decisamente convinti che avremmo preferito guardare la fortezza dal basso stando nell'acqua. Nafplio è stata la prima capitale della grecia indipendente. Dirigendoci verso la spiaggia leggevo informazioni sulla guida circa le due opere più belle che sovrastavano i due promontori della città (giusto per sentirmi meno colpevole nel "mandare in vacca" la visita): Acronauplia, antica fortezza composta da 3 castelli e Palamidi con una scalinata di 847 gradini, dal basso sembrava un lungo muro medievale che si inerpicava fin sulla cima della collina-promontorio, e appunto dal basso noi l'abbiamo vista! Devo dire che questa spiaggia dove ci siamo buttati è proprio in mezzo ai due promontori con le due costruzioni che la sovrastano ed è bellissimo!! Tu sei lì che nuoti e ti rilassi nell'acqua azzurro cielo (occhi di Davide) in una piccola baia e intorno a te ci sono due costruzioni imponenti che testimoniano le civiltà del passato, diciamo che è un modo alternativo di vivere la storia ;).

Micene - porta dei leoni
Dopo esserci rinfrescati il corpo e le idee siamo andati dritti verso Micene. Non che il bagno ci avesse tolto la voglia di rinfrescarci, anzi, ma io volevo assolutamente vedere la porta dei leoni che si vede su tutti tutti i libri di storia! Certo che se non fosse per quella, Micene non avrebbe molto altro di significativo..Non voglio fare l'ignorante di turno ma per quanto possa essere interessante pensare che quegli ammassi di sassi erano secoli fa parti di palazzi di una civiltà antica..devo dire che noi dopo un pò ne eravamo saturi! La porta è bella e ancora tenuta bene, superata quella si gira tra i resti di questo palazzo arroccato anche questo su una collinetta, e ci si immagina quello che c'era al tempo..oppure, se non hai così tanta fantasia (e ce ne vuole parecchia) puoi metterti a osservare il paesaggio circostante e la vallata di fronte che è fooorse più interessante.
Micene - foto mia
Terminata la tappa Micene, un pò tirata e presa sul ridere, e stanchi di macchina, sassi e fantasia, ci siamo voluti imbattere nella ricerca di un buon posto dove mangiare..pesce! (ricordo che i nostri palati esigenti a questo punto del viaggio non erano stati ancora soddisfatti a dovere). Uno pensa: beh sul mare è chiaro che si mangia pesce..e invece.. La prima sera cercavamo un semplice ristorante in centro e ci siamo ritrovati con un unico posto aperto che era un self service - fast food dove c'era solo carne, e così ci siamo imbottiti di carne alla griglia. Per la seconda sera e ormai quarta serata del viaggio, eravamo decisamente pronti per una cena coi fiocchi a base di pesce! In centro, già cercato e chiesto in giro, nessun ristorante ti cucinava il pesce (e si e no ti cucinano il resto). Così abbiamo seguito indicazioni di un taxista simpatico (non il fidelizzato dell'hotel..) e ci siam imbattuti alla ricerca infinita di un posto chiamato GAVROS, che ancora pensandoci mi passa la fame.. Abbiamo girato Korinthos e dintorni in lungo e in largo, dopo un numero infinito di richieste informazioni e inversioni di marcia (e aperitivi di intramezzo per alleggerire la ricerca..) siamo riusciti a trovare un posto VICINO  a Gavros (di sta cippa) che andava benissimo! Oh noi non ci arrendiamo facilmente, soprattutto per mangiare bene, ma quella era missione impossibile, abbiamo quasi rotto la macchina per le strade impossibili che ci hanno fatto prendere..la chiamerei la faciltà di trovare un ristorante a Corinto.. Alla fine il posto trovato non era male, molto casareccio..proprio perchè era una casa! Anche per andare in bagno ero tranquillamente in casa dei tipi. Però il pesce era buono e abbiamo speso decisamente poco! € 37 in 2 se non mi sbaglio...ovviamente compreso il vino! Comunque si trovano questi ristorantini che sono chiamati Taverne, sono sul mare e si mangia decente. Ma senza macchina non magni!!
Questa Corinto ci ha proprio stupito..pochi turisti (solo greci praticamente), non paghi nemmeno i lettini sulla spiaggia, qualche metro di zona ricettiva appunto in spiaggia dove c'erano dei bar e il resto del paese peggio che nella bassa padana (ergo il mio paese), posti per mangiare quasi zero, pesce non se ne parla se non spostandosi, taxisti immanicati che non conoscono le strade, hotel anni 70 gestiti da personaggi poco convinti.. L'ultima chicca della città: la stazione dei bus con le addette al servizio biglietti che avevano la simpatia delle impiegate della posta il sabato mattina... Ma essendo in vacanza noi ce la ridevamo parecchio e siamo sgusciati via soddisfatti anche da quelle avventure..verso est per andare tutti dritti a ZACINTOOO!
Assolutamente bella..ma ve la lascio per il prossimo post!








lunedì 30 dicembre 2013

SPAGNA E FRANCIA TRA SARAGOZA E BIARRITZ (I)

Eccomi qui con i postumi di un altro viaggio..
Questa volta abbiamo esplorato la Spagna e la Francia sul golfo di Biscaglia e poco più in là.
In 10 giorni abbiamo visto talmente tanti posti che faccio fatica a ricordarmeli tutti. L'unico elemento a cui facevamo riferimento costante era l'OCEANO!mosso, maleducato che non ti chiede mai il permesso, che ti risveglia le inquietudini latenti e ti scatena una forza che ti fa credere per gli istanti in cui lo guardi che tutto è possibile. Le onde in questa zona sono davvero alte.
Noi, tre fanciulle dall'aria spensierata e dal fare zingaresco, prendiamo l'aereo a Orio al Serio dirette a Saragoza! Due guide alla mano, due macchine già prenotate (una spagnola e una francese), qualche nottata di couchsurfing (*) già fissata, e tanta curiosità!

(*)dicesi couchsurfing quel modo fantastico di viaggiare che ti permette di dormire sul un divano delle persone e in cambio hai ospitalità locale, nuove amicizie, un contatto locale che ti spiega o ti fa da guida, sempre nuove avventure! (www.couchsurfing.org)

SARAGOZA
foto by fra
A Saragoza ci ospita Klara, una ragazza simpaticissima e davvero gentile che ci prende e ci porta in giro letteralmente dappertutto!passiamo per le piccole vie piene di murales, zone vecchie che sono state rinnovate con orti e giardini pubblici, si respira l'atmosfera spagnola del vivere la calle! Vediamo l'Aljaferìa che era il palazzo dei re arabi, poi modificato dai signori di Aragona, la plaza y la basilica de nuestra senora del Pilar che vista da uno dei ponti sull'Ebro di notte illuminata è spettacolare! Ci piace e facciamo un pò di foto..
Poi a ora di cena...mezzanotte..andiamo a cucinare a casa di Klara che ci fa degustare una sabrosissima tortilla de patatas con verdure, jamon serrano..evviva le tapas di mezzanotte!
La mattina risveglio di alta qualità: la luce entra di striscio dalla finestra aperta e si fa spazio tra la tenda bianca e il palazzo di fronte che sulla calle così stretta sembra essere attaccato a noi. La musica flamenca riecheggià nella brezza mattutina e il profumo di caffè della moca e delle tostadas ci dà il giusto sprint per partire all'avventura..obiettivo:OCEANO!
Il momento decisamente divertente è quando andiamo a prendere la macchina a noleggio...premetto che noi abbiamo prenotato una C3 perchè la macchina piccola costa meno, è più agile e comoda da parcheggiare e per il nostro stile zingaresco ci sarebbe stata bene una bella c3 vecchiotta e vissuta :) e invece eccoci all'autonoleggio con tre facce sconvolte perchè ci mettono davanti ad una c5...una di quelle macchine che quando passano per strada pensi siano astronavi e nel momento in cui ci siano da parcheggiare l'unica soluzione è ke prendano il volo...ARGH!ci guardiamo e ci diciamo: ma dove ce la mettiam sta macchina?? il tipo del negozio tranquillamente ci diceva che non aveva più macchine piccole ma ce l'avrebbe data per lo stesso prezzo...ma gracias -.- insomma niente che astronave sia!e partiamo coi nostri 150 cavalli verso l'oceano..

PAMPLONA E VITORIA
Barrenas Reales
Prima delle spiagge pensiamo sia il caso di fare qualche tappa intermedia e ci dirigiamo verso il parco naturale Bardenas Reales..un posto abbastanza sconfinato, tutto desertico stile gran canyon americano. Un posto davvero incredibile rispetto al verde che ci avrebbe aspettato di lì a poco. Ma la Spagna è bella anche per questo, perchè è varia di paesaggi estremamente diversi: lasci una città e trovi un deserto e quando meno te lo aspetti colline e paesaggi inglesi. con la sabbia del deserto il macchinone da nero splendente ha preso subito un bel colorino grigetto polveroso a chiazze e così col tocco zingaresco poteva essere più degnamente la nostra macchina dell'avventura ;) Arrivando al parco Barrenas Reales devo dire che mi sono stupita tantissimo di quanta energia rinnovabile ci fosse tra l'Aragona e la Navarra..tanti pannelli solari e tantissimissime pale eoliche, bravi! Una volta entrate alle Barrenas Reales e fatto un pò di foto ci siamo stancate del calore e dell'aridità totale e volevamo assolutamente uscirne per raggiungere Pamplona e Vitoria (obiettivo vero: OCEANO OCEANO :D). Comunque incredibile guardando quelle rocce pensare che la forza del vento da sola faccia dei capolavori di sculture rocciose del genere!
Una volta trovata l'uscita dalle labirintiche rocce delle Bardenas andiamo verso la famosa Pamplona! Una volta parcheggiato (...) ed entrate in città ci prendiamo una cartina dall'ufficio turistico e andiamo a percorrere la strada che fanno fare ai tori durante la festa di San Fermines.
Da destra: Fra, Giulia, Palle del toro
Si fa anche presto a entrare nel clima folkloristico perchè oltre ai locali, sidrerie, posticini tipici coi prosciutti appesi, è anche pieno di negozietti di souvenirs che espongono le foto fatte durante San Fermines..ti aspetti quasi che da un momento all'altro spuntino i tori alle tue spalle e la folla che li accompagna. Per rilassarci dopo questa immersione tra tori e toreri andiamo a farci un aperitivo nei bellissimi giardini della ciudadela, tra le mura hanno creato dei grandi spazi verdi dove organizzano eventi e c'è un carinissimo spazio concerti dove ci prendiamo l'aperitivo e ci lasciamo trasportare dalla musica folk!
Dopo aver azzardato un pò di yoga e posizioni di "rilassamento" sul prato al ritmo di elettro-folk, dobbiamo per forza avviarci verso Vitoria per incontrarci con la prossima mitica couchsurfer!e quando dici couchsurfer implichi per forza una nuova avventura..
Dobbiamo contattare la ragazza: Ana, proviamo a chiamarla ma non ci risponde, mandiamo messaggi e intanto andiamo a recuperare la macchina, e la preoccupazione inizia a insinuarsi nei nostri occhi e nella nostra mente..dove andiamo a dormire se la tipa alle 8 di sera non ci risponde??? "dai tranquille ci risponde ci risponde, per gli spagnoli le 8 di sera è presto, sarà sicuramente impegnata.." (l'eco della positività autoconvincente..)
Recuperiamo la macchina e ci mettiamo in cammino verso Vitoria, un pò deluse dal pensiero che forse stavolta la fiducia è stata mal riposta e questo momento di mancanza di fiducia nel prossimo non ci piace, soprattutto per lo spirito del nostro viaggio. Continuiamo a chiamare ma nessuna risposta..
Poi, ormai quasi rassegnate, colpo di scena: riceviamo la sua chiamata in cui dice che ha dei problemi col telefono e che non riesce a sentire quello che le dico e a ricevere chiamate. Così mi dice l'inidirizzo, io ascolto ma come se non avessi sentito..cioè non ho la minima idea di quello che mi ha detto!alla fine ci chiama dal telefono di casa e finalmente riusciamo a parlarci..ci spiega dove andare e dopo svariate peripezie per riuscire a fermarci dove ci dice lei, incrociamo il suo sorriso raggiante che ci viene incontro con una bici in mano e in quel momento abbiamo la consapevolezza che quella ragazza non ci avrebbe mai lasciato a piedi!! Ana ha un viso di quelli che più rassicuranti non si può..e ritroviamo subito il nostro spirito carico di fiducia che torna ad accompagnarci!Ana ci dice di seguirla per arrivare a casa sua (NB:lei è in bici....) La seguiamo ridendo e fermando il traffico cittadino :D La sua dimora è paragonabile a un hotel, siamo addirittura sistemate in camera da letto...gran lusso..e..ci dà anche la chiave di casa!!in quel momento Ana viene inglobata nel nostro cerchio della fiducia composto da 3 o 4 soggetti accuratamente scelti tra la nostra cerchia di conoscenze e Gandhi + madre Teresa di Calcutta se fossero ancora vivi. L'idolo Ana prosegue nel volerci stupire e ci porta a Vitoria city. C'è piuttosto freddo in questa cittadina basca, sembra di essere in montagna d'estate, infatti è a 500m slm. Così ci bardiamo un pò e andiamo! In giro non c'è gente perchè ci dice che è appena finita una sorta di feria estiva..e noi l'abbiamo proprio schivata.....(orrccc..). Ma devo dire che una città solitaria la si gusta proprio in sè e per sè. Arrivate in plaza de la Virgen Blanca affamate e straffamate, Ana ci conduce in un bar ristorante mooolto carino che fa anche piatti per celiaci (Restaurante Virgen Blanca **) dove ci siamo fatte dei panini-baguette con dentro una sorta di ragù e formaggio (io e la Giulia con baguette senza glutine) veramente strepitosi!!
Fra, Chiara, Ana, Giulia con Patxaràn!
Una volta essere state riempite a dovere, Ana ci conduce per le vie della città e ci porta a bere il liquore tipico: il Patxaràn!che ci riscalda ;)
E tra un edificio tipico e un murales ci passa la serata! La città è davvero carina, molto diversa dalla Spagna che conosco, a tratti un pò montanara!! La mattina il risveglio è sempre dolce e famigliare: colazione con ogni scelta di the, caffè, merendine, pane, marmellata..i racconti dei suoi viaggi in Africa e Sudamerica e la musica che non manca mai!E si riparte molto più ricche di prima!

TRA BILBAO E SANTANDER
Eccoci dirette verso il tanto agognato oooceeeaaanooooo!!!!
Veramente spettacolo la natura che abbiamo attraversato per andare verso l'oceano, pieno pienissimo di verde, pini..molto alpina ma molto incontaminata, di quelle che sulle alpi sono rimaste solo nelle valli meno frequentate..
Noi andiamo verso Bilbao e poi tiriamo a ovest per vedere qualche spiaggia prima di Santander.
La C5 sfreccia in mezzo alle valli, i 150 cavalli non deludono (pensa avere 150 cavalli che ti trainano a ritmo costante lasciando la scia dietro di sè..) e noi ci sentiamo proiettate nel futuro con la voglia di sabbia sotto i piedi e sale tra i capelli ma non abbiamo ancora idea dello spettacolo che ci attende.
Prima tappa: il primo oceano a ovest di Bilbao: CASTRO URDIALES.
Cattedrale di Castro Urdiales, foto by Giulia
Ci fermiamo in questa cittadina di mare che la guida ci indica come interessante! Appena ci addentriamo per le vie del centro vediamo un gran pullulare di Spagnacheconosco: una miriade di gazebi con ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, che bivaccano e se la godono!!!alcol che scorre a fiumi trasportato in carrelli della spesa..una sorta di feria..e poi pensandoci..ehi ma è ferragosto! :D Noi con fare di leggera sufficienza da turiste senza macchia e senza paura ci facciamo spazio tra la folla e puntiamo verso la cattedrale. Sì perchè pare che la cattedrale di Castrom Urdiales sia stata una delle locations del Nome della Rosa di Eco...esticazzi!
Spiaggetta con la grotta a Castro Urdiales, foto by Giulia
Dalla cattedrale siamo passate a esplorare i meandri meno battuti della città, siamo andate verso le mura e abbiamo seguito le viette e costeggiato l'oceano fino ad arrivare ad una magnifica grotta di quelle che un posto termale pagherebbe oro per vantare: spiaggetta con grotta e vegetazione rigogliosa. Questa forse nel nome della rosa non ci stava ma è da the beach..no non esageriamo..da ritorno alla laguna blu ;)

Il nostro primo bagno della vacanza ci piace..e soddisfatte prendiamo la macchina per andare alla ricerca di una spiaggia coi controcazzi a cui la Giulia vuole fare la foto (strano).
La strada che costeggia l'oceano verso Santander è un pò tortuosa e piena di scorci particolari..a un punto panoramico si vede addirittura una vallata che sembra di essere stati improvvisamente proiettati tra l'Inghilterra e il Galles..c'erano addirittura le pecore!!no forse ho avuto un'allucinazione.... E' una sensazione esaltante essere lì che percorri una strada e sai che dopo ogni curva puoi trovare una sorpresa, qualcosa che ti stupisce e che bene o male sai che è ciò che accade curva dopo curva, scorcio dopo scorcio. Un panorama tira l'altro, gli occhi si incantano, si rigirano (come diceva qualcuno si turnicano) quasi da voler vedere ancora più in là, ancora più profondo e si rimane lì con lo stupore in bocca che non ti abbandona mai.
Spiaggia di
Santoña (foto by Giulia)
Finalmente eccola la spiaggia infinita..non mi ricordo se era la spiaggia di Laredo o
Santoña (propendo per la seconda) ma so che è stata una visione mistica!
Per appoggiare le chiappe sulla sabbia e mettere la testa tra le onde ci siamo dirette a Berrìa, una spiaggia lì vicino piena di surfisti..altamente consigliata!!! ;)
Ci siamo fatte una corsa sulla spiaggia che ci ha depurato dalle ultime tossine della routine e fatto entrare nel mondo della pace interiore, dove il vento porta via i cattivi pensieri e ci trasporta sulle onde dell'oceano infinito..il sole e il calore della Spagna sono ufficialmente la nostra carica quotidiana!
La spiaggia è davvero profondissima, in parte di sabbia bagnata perchè l'oceano è così, sale e scende quando vuole, mica te lo chiede, lo fa e basta e allora alla mattina capace che hai 4 metri di spiaggia e la sera ne hai 20 di metri o viceversa, dipende da dove ti trovi, dove passa cambia, dove leviga muta e tu ti fai mutare inerme insieme a tutto il resto.

Prossima puntata Bilbao e il resto del viaggio!!
Ciao!!

noi mare voglia di avventura vita vera







** per celiaci: vedi post PAESI BASCHI SENZA GLUTINE



sabato 6 aprile 2013

ALL'AVVENTURA IN PORTOGALLO E SPAGNA (III) Siviglia

Ciaooooo dopo il letargo invernale eccomi :) oggi è spuntato il sole e mi sono svegliata ;) e proprio un anno fa ero partita per la mia avventura...che ancora non termino di raccontarvi..pessima-me! Allora..visto che l'estate avanza e la gente si organizza per le vacanze io dico che sarebbe il momento di dare qualche chicca su SIVIGLIA! anche perchè tra 2 settimane c'è la Feria!!!dopo vi spiego cos'è ;)
Prima di tutto a Siviglia ci si va perchè è la Spagna come uno se la immagina..col flamenco, le chitarre per le strade, tapas dappertutto, architettura araba mista a chiese cattoliche che spuntano da ogni angolo come i funghi..e pure un nuovo modernissimo fungo gigante da cui guardare la città dall'alto :D
Ecco il fungo!(foto di Giulio Gibertoni!)
Le foto che posto sono del mio amico Giulio che mi è venuto a trovare e sono davvero belle!
Detto questo io ci sono finita a Siviglia perchè ho deciso di andare a trovare il mio amico canadese che era venuto in Spagna due mesi a svernare ed era proprio a Siviglia!

FERIA
Siviglia a tanti fa innamorare subito..invece io ci ho messo un pò ad entrare in sintonia. Però poi che sintonia! Il mio obiettivo era trovare un lavoro quindi ho iniziato a godermela una volta trovato quello :) La feria di sicuro ha aiutato a rompere il ghiaccio..sì perchè feria si traduce come fiera ma là è una festa molto tradizionale che dura una settimana durante la quale i sivigliani non capiscono più un cazzo e diventano totalmente pazzi :D una zona un pò fuori dal centro diventa per una settimana il centro del mondo, tutto si sposta lì. Dalla mattina alla sera le persone girano in questo spazio-fiera addobbato e agghindato come un villaggio stile telefilm di Zorro, durante il giorno tutti in giro coi cavalli o sul calesse, le donne vestite con abiti tipici da sevillane (balze, colori e fiocchi) e gli uomini un pò toreros style..ma anche i bambini!!tutti entrano in un'atmosfera surreale indietro nel tempo.MA il bello viene quando entri nelle casette (ai lati delle strade vengono create queste casette ognuna con un numero e ogni viale ha il suo nome..come un villaggio reale) dove trovi gente che mangia, beve e fa baldoria alla grande..si mangia, si beve e si balla sevillana (o quel che ti pare)..cosa vuoi di + dalla vita del resto??? :D il problema è che le casette più belle sono quelle private..ovvero la gente di siviglia vive questa cosa talmente tanto come una tradizione che paga tutti gli anni per avere la casette di una o più famiglie dove dentro si ritrovano tutti senza estranei che non c'entrano una mazza e rompono le balle...come noiiiii :D sì perchè una sera io e i due canadesi spaesati (sì perchè se non sei di siviglia e non conosci nessuno e non sei agghindato e addobbato facilmente ti senti fuori posto) abbiamo attaccato bottone per tentare di entrare in una casetta privata e viverci la feria vera!e caso vuole che becchiamo proprio un tizio che ha il nipote che vive in Canada..quindi è amore e riusciamo ad entrare :D è stata una superlativa esperienza effettivamente. Tutti gentilissimi ci offrivano da bere e volevano conoscerci come fossimo parte delle famiglie (forse qualcuno lo credeva :D) ma il bello era farli parlare un pò in inglese a tutti sti sivigliani brilli :D insomma uno spasso! Questo per dire che se volete visitare siviglia il periodo della feria lo consiglio perchè rende il viaggio molto tipico e caratteristico, dove si vedono i sivigliani nel loro spirito tradizionalista ma anche pazzo e spensierato. Tuttavia perde un pò la città perchè rimane un pò vuota e spoglia visto che tutti si spostano in zona feria..notte e giorno! il top sarebbe andare a cavallo tra feria e pre o post feria!già 2 giorni di feria fatta bene si sentono...;) i canadesi ne sono usciti ammalati :D ah dimenticavo dopo la feria si va a mangiare i churros con chocolate (cioccolata calda) nei baracchini di fronte alla feria..orgasmico!provare per credere :)

SIVIGLIA
Città davvero dalle mille sfumature e atmosfere. Ho adorato il flamenco con tutta me stessa! Ho adorato le tapas in questi baretti tipici più o meno grandi pieni di gente seduta o in piedi che mangia e beve e urla. Ho amato sedermi su un muretto, sul ciglio della strada, o in mezzo a una piazzetta ad ascoltare una guitarra flamenca estemporanea. La cosa più bella che facevo a siviglia era camminare per le strade e letteralmente perdermi. Sì perchè è una città labirinto, davvero anche dopo un mese rischiavo sempre di perdermi tra quelle vie così piccole che non hanno logica, hanno un andamento che fa davvero una pippa al labirinto di alice, l'unica soluzione è avere sempre una mappa nella borsa..
Barrio di Santa Cruz (foto di Giulio Gibertoni!)
Voi arrivate andate all'ufficio turistico e vi fate dare una bella mappa da piantare nella borsa e non togliere per nessuna ragione..poi ovvio che non ho mai trovato per le vie gente dispersa da anni senza via d'uscita..però io essendo abituata a girare da sola preferisco saltarci fuori e in alcuni orari meglio saltarci fuori alla svelta ;) Nonostante il rischio di perdersi vale decisamente la pena solo vagare spensierati col naso un pò all'insù, un pò a destra e un pò a sinistra per non perdersi mai uno scorcio, una piccola piazza nascosta, un particolare sconsciuto che attira l'attenzione, e quando ci avviciniamo per scoprirlo notiamo poi una nuova parte della città che ci colpisce..è così..come una matrioska ma al contrario perchè il tuo spirito, la tua curiosità si ingrandiscono sempre di più man mano che la scopri :) Sarei tentata a non darvi nessuna chicca e info utile per lasciarvela scoprire tutta da soli in autonomia ma qualcosa ve lo lascio detto perchè sono consapevole che pochi giorni vanno concentrati. Info generale: Barrio di Santa Cruz molto bello, molto turistico, più costoso. Zona alameda de Hercules: molta vita, molto più spagnola, più abbordabile. Fate assolutamente una puntata a Triana, soprattutto la sera perchè è il quartiere flamenco in riva al guadalquivir dove si respira un'atmosfera tremendamente romantica :)
Detto questo:
- per le tapas: "Avanti con la guaracha" vicino all'Alameda De Hercules, "Come y calla" in zona Alfa Alfa, poi davvero con le tapas a siviglia è difficile capitare male..quando vi ispira un posticino infilatevi dentro e provate! :)
- per cenare (e si può anche tapear): los coloniales, vicinissimo alla strada principale, Avd. de la consitucion. Mangi bene tanto e spendi poco..conta che quando arrivi segnano il tuo nome su una lavagnetta e mangi quando mangi.....(anche in questi contesti gli spagnoli sono il top perchè senza agitarsi si mettono a bere e sono tranquilli :D)
- locali: la bicicleteria (assolutamente da fare) in Calle Feria, e tanti e tanti locali in Alameda de Hercules! - discoteche: Malandar in Calle Torneo, super bello dove fanno musica dal vivo di ogni tipo anche fino alle 5-6 di mattina
FLAMENCO! (Foto di Giulio Gibertoni)
- flamenco: La Carboneria, Casa de la memoria, El Arenal (costoso), Huelva Ocho, los Corralones! (il flamenco è un'emozione che si comprende solo vivendola, pelle d'oca pura, non potete perdervelo!)
Info turistiche: - voli da Bologna direttamente a Siviglia con la Ryanair, poco costosi (una volta..)
- Ostelli: Oasis backpacker (piscina sul tetto..), Samay Hostel (dove lavoravo quindi garantisco massima pulizia!ci sono anche camere doppie e tutte le camere, anche le camerate, hanno il bagno in camera! ;), Garden hostel, alloggiare a Siviglia è abbastanza economico e gli ostelli sono davvero fighi!!! Tra l'altro con gli ostelli ci sono un sacco di attività a cui partecipare tra cui i pub crawls e i free walking tour sia mattina che sera..assolutamente da non perdere :)

CELIACI
I celiaci possono spulciare il post SPAGNA E PORTOGALLO SENZA GLUTINE a cui devo aggiungere una importantissima info che ho dimenticato: provate il ristorante HABANITA in calle Golfo (vicino all'Alfa Alfa per andare verso la piazza con la seta..il fungone :)). Lì davvero provate i piatti tipicamente spagnoli senza glutine..crocchette di pollo fritte spettacolari!!

Ho dimenticato qualcosa?? spero di no.. Commentate, chiedete e partite per SEVILLA!!
ADIOSSS

mercoledì 14 novembre 2012

WEST COAST USA SENZA GLUTINE: Seattle, San Francisco, L.A., Reno

In America è molto più difficile reperire prodotti senza glutine rispetto al Canada..
Mi ricordo che a L.A. è stata un'odissea anche al supermercato..in alcuni non c'erano nemmeno le gallette di riso, e non erano supermercati piccoli!
Al Walmart, supermercato più gigante ed economico del continente americano (dove per intenderci cambiano anche le gomme della macchina..), hanno le gallette di sicuro, dei biscotti, ma non mi sembra abbiano pane.
In america sarebbe bello mangiare i mitici pancakes..ma non mi ero impegnata a cercare un posto che li facesse senza glutine..MA, notizia positiva, vendono il preparato per farli. Non ricordo esattamente in che supermercato ma si chiama Gluten Free Pancakes Mix, Bobs Red Mill http://www.bobsredmill.com/gluten-free-pancake-mix.html , qui sul sito dice anche i punti vendita. Però mi rendo conto che sarebbe un pò più facile avere prodotti pronti..
In Cali vi posso consigliare di andare a Yelp http://www.yelp.com/biz/gluten-free-grocery-san-francisco e leggo anche commenti positivi dei celiaci, che poveretti credo non abbiano tutte le agevolazioni che abbiamo noi in Italia..
Tuttavia non sono mai entrata in un supermercato a Seattle quindi non so..

Per quanto riguarda i ristoranti mi sono sempre arrangiata molto bene mangiando da In-N-Out, che è il top quality dei fast fooood :) io non sono fan dei fast food ma questo è davvero buono e piuttosto naturale senza strane ricercatezze che nascondono i sapori. Anche la carne è buona ed è uno dei pochi fast food che non mi ha fatto problemi a non unire il pane alla carne..credo perchè sono fatti abbastanza freschi e sul momento. Anzi mi ricordo che c'era altra gente a cui veniva consegnato l'hamburger che aveva al posto del pane grosse foglie d'insalata :D check it out ;) http://www.in-n-out.com/ Ah però InNout è concentrato nella bassa costa ovest: California, Nevada, e poco altro, sul sito si vede selezionando "location finder" e "all locations".
In Cali è pieno anche di fast food alla messicana, El Pollo Loco, Taco bells,  dove è più frequente trovare grosse insalate con la carne o nachos, tortillas di mais. Ecco in California cibarsi di messicano è molto molto frequente e facile..e per noi non è male..tanto riso, mais e carne!

Un posto che raccomando è la Cheesecake Factory. Io ho provato quella di Seattle ma credo ci sia anche in California e in altre parti dell'America..è un ristorante megagalattico, un pò sul lussureggiante ma dove si mangia veramente di tutto e soprattutto queste stramega fette di cheesecakes da 6-8 dollari che però davvero hanno le calorie di un pasto intero..saranno alte quasi 10cm e io sono stata l'unica a prenderne una per dessert e a finirmela da sola..sì perchè ce n'è una al cioccolato che è senza glutineeeeeeee!!!!!!!!!!!

Ah io non sono mai riuscita a trovare le famose ciambelle (Donuts) senza glutine, se qualcuno ci riuscisse non esiti ad informarmi, grazie!!

Per il bere ho adorato Seattle perchè trovavo Martini a 3 dollari...servito per bene con le olive ;)
Birra senza glutine non ne ho trovata ma sono stata davvero pochi giorni lì.
A San Francisco adesso che ci penso non ho bevuto..mah :P
A Reno ci siamo viziati con del buon vino, e Margaritas giganti nei Casinò!
Comunque in America esiste il free refill cioè nei fast food compri una roba da bere e poi puoi continuare a riempirla dal distributore delle bevande a oltranza...sìsìsì O.o

Insomma credo che ve la possiate cavare..se qualcuno ha problemi con l'inglese e ha bisogno di traduzioni scrivetemi pure nei commenti.
God Bless gluten free america..(per lo meno quel poco che c'è)

martedì 13 novembre 2012

PORTOGALLO SENZA GLUTINE: Porto e Lisbona

In Portoghese senza glutine si dice SEM GLùTEN.
farina di grano = farinha de trigo
segale = centeio
orzo = cevada
avena = aveia

Prima di partire per il Portogallo ho chiesto aiuto ad alcuni amici nella pagina facebook dei giovani celiaci europei https://www.facebook.com/groups/CeliacYouthOfEurope/ e ho ricevuto consigli molto utili da ragazzi del posto o che hanno vissuto lì. Mi hanno anche consigliato la pagina su fsb http://www.facebook.com/APCeliacos.

A Porto come supermercati mi hanno consigliato Caleiro Dieta e Continente. In quest'ultimo non c'è una sezione senza glutine specifica ma dovrebbe essere come il mercadona in Spagna, che c'è il simbolo della spiga sbarrata. Sinceramente non sono mai andata a comprare cibo al supermercato se non le gallette di riso, perchè mangiare fuori è super economico e per pochi giorni si può fare.
Come ristoranti senza glutine mi hanno consigliato http://www.nescapadinhas.com/site/php/rest_detail.php?res=2897 e un posto che si chiama H3 dove si possono mangiare piatti con carne riso e insalata stile fast food..non sono certificati ma dicono che la preparazione sia semplice senza strane salse. L'hamburger normale senza salsa è chiamato "H3 grelhado". Dicono che ce ne sia più di uno a Porto e abbia un'insegna blu molto evidente.
Inoltre c'è una pasticceria artigianale che purtroppo non ho cercato, http://www.docedacasa.pt/ ma che dalle foto sembra superlativa :)
Spesso i piatti hanno della salsa, e per chiederlo si dice "o prato traz molho"? Evitate "escalopes" e "panados".
La francesinha, che è un tipico piatto portoghese, noi non la possiamo mangiare :(
Io me la sono sempre cavata prendendo piatti con carne, patate e verdura. C'è un piatto che a Porto si trova spesso, si chiama "Prego em prato"..c'è una bistecca con sopra un uovo al tegamino e le patate..pasto completo, piuttosto sicuro dal punto di vista del glutine (anche se dovreste chiedere per le patatine, al massimo vi fate mettere la verdura o chiedete se hanno il riso) e costa sui 5 euro.

A Lisbona come supermercati anche lì c'è Caleiro Dieta.
Come ristoranti senza glutine mi hanno consigliato http://www.latrattoria.pt/ però è italiano. Anche qui c'è H3, quello di cui parlavo per Porto.
A Lisbona io me la cavavo con il pesce, sempre chiedendo che non avesse pane o farina. Nel ristorante che ho menzionato nel post in cui parlo di Lisbona, Restaurante S.to Andrè, mi hanno servito pesce alla griglia e non ho avuto problemi.

Il bere non è un problema..cocktails ce ne sono in abbondanza, soprattutto a Lisbona dove spopolano Mojiti e caipirinhe.....BONE! a Porto soffrivo un pò nelle serate erasmus quando la birra costava 50 cent..ma il vino comunque costava 1euro quindi dai si sopravviveva..ovviamente non aspettatevi grande qualità di vino, ma si beve.
Poi ovviamente se volete la qualità c'è anche quella ma non a un euro...il Portogallo è bello perchè trovi un pò tutto dal punto di vista enogastronomico e di un pò tutti i prezzi.
Comunque vorrei precisare che gli ostelli danno all'80% l'uso della cucina quindi per i celiaci più problematici..potete anche comprarvi la roba e cucinare senza problemi! L'importante è sempre lavare i piatti e lasciare pulita la cucina..in Italia non abbiamo molto la cultura del rispetto dello spazio comune purtroppo.
Però vedrete che vi troverete bene!
Ah i portoghesi parlano bene l'inglese, i giovani quasi al 100%, i meno giovani meno bene ma le parole base le sanno..comunque scaricatevi il foglio del senza glutine in lingua..magari il sito lo conoscete già. Io conosco questo http://www.celiactravel.com/cards/ 
che propone la carta ristorante in ben 51 lingue! C'è buona probabilità che troviate la vostra direi! :)


Buon viaggio celiaci!!!mi raccomando non vi azzardate a stare a casa per colpa del glutine!!!!
baci!