lunedì 30 dicembre 2013

SPAGNA E FRANCIA TRA SARAGOZA E BIARRITZ (I)

Eccomi qui con i postumi di un altro viaggio..
Questa volta abbiamo esplorato la Spagna e la Francia sul golfo di Biscaglia e poco più in là.
In 10 giorni abbiamo visto talmente tanti posti che faccio fatica a ricordarmeli tutti. L'unico elemento a cui facevamo riferimento costante era l'OCEANO!mosso, maleducato che non ti chiede mai il permesso, che ti risveglia le inquietudini latenti e ti scatena una forza che ti fa credere per gli istanti in cui lo guardi che tutto è possibile. Le onde in questa zona sono davvero alte.
Noi, tre fanciulle dall'aria spensierata e dal fare zingaresco, prendiamo l'aereo a Orio al Serio dirette a Saragoza! Due guide alla mano, due macchine già prenotate (una spagnola e una francese), qualche nottata di couchsurfing (*) già fissata, e tanta curiosità!

(*)dicesi couchsurfing quel modo fantastico di viaggiare che ti permette di dormire sul un divano delle persone e in cambio hai ospitalità locale, nuove amicizie, un contatto locale che ti spiega o ti fa da guida, sempre nuove avventure! (www.couchsurfing.org)

SARAGOZA
foto by fra
A Saragoza ci ospita Klara, una ragazza simpaticissima e davvero gentile che ci prende e ci porta in giro letteralmente dappertutto!passiamo per le piccole vie piene di murales, zone vecchie che sono state rinnovate con orti e giardini pubblici, si respira l'atmosfera spagnola del vivere la calle! Vediamo l'Aljaferìa che era il palazzo dei re arabi, poi modificato dai signori di Aragona, la plaza y la basilica de nuestra senora del Pilar che vista da uno dei ponti sull'Ebro di notte illuminata è spettacolare! Ci piace e facciamo un pò di foto..
Poi a ora di cena...mezzanotte..andiamo a cucinare a casa di Klara che ci fa degustare una sabrosissima tortilla de patatas con verdure, jamon serrano..evviva le tapas di mezzanotte!
La mattina risveglio di alta qualità: la luce entra di striscio dalla finestra aperta e si fa spazio tra la tenda bianca e il palazzo di fronte che sulla calle così stretta sembra essere attaccato a noi. La musica flamenca riecheggià nella brezza mattutina e il profumo di caffè della moca e delle tostadas ci dà il giusto sprint per partire all'avventura..obiettivo:OCEANO!
Il momento decisamente divertente è quando andiamo a prendere la macchina a noleggio...premetto che noi abbiamo prenotato una C3 perchè la macchina piccola costa meno, è più agile e comoda da parcheggiare e per il nostro stile zingaresco ci sarebbe stata bene una bella c3 vecchiotta e vissuta :) e invece eccoci all'autonoleggio con tre facce sconvolte perchè ci mettono davanti ad una c5...una di quelle macchine che quando passano per strada pensi siano astronavi e nel momento in cui ci siano da parcheggiare l'unica soluzione è ke prendano il volo...ARGH!ci guardiamo e ci diciamo: ma dove ce la mettiam sta macchina?? il tipo del negozio tranquillamente ci diceva che non aveva più macchine piccole ma ce l'avrebbe data per lo stesso prezzo...ma gracias -.- insomma niente che astronave sia!e partiamo coi nostri 150 cavalli verso l'oceano..

PAMPLONA E VITORIA
Barrenas Reales
Prima delle spiagge pensiamo sia il caso di fare qualche tappa intermedia e ci dirigiamo verso il parco naturale Bardenas Reales..un posto abbastanza sconfinato, tutto desertico stile gran canyon americano. Un posto davvero incredibile rispetto al verde che ci avrebbe aspettato di lì a poco. Ma la Spagna è bella anche per questo, perchè è varia di paesaggi estremamente diversi: lasci una città e trovi un deserto e quando meno te lo aspetti colline e paesaggi inglesi. con la sabbia del deserto il macchinone da nero splendente ha preso subito un bel colorino grigetto polveroso a chiazze e così col tocco zingaresco poteva essere più degnamente la nostra macchina dell'avventura ;) Arrivando al parco Barrenas Reales devo dire che mi sono stupita tantissimo di quanta energia rinnovabile ci fosse tra l'Aragona e la Navarra..tanti pannelli solari e tantissimissime pale eoliche, bravi! Una volta entrate alle Barrenas Reales e fatto un pò di foto ci siamo stancate del calore e dell'aridità totale e volevamo assolutamente uscirne per raggiungere Pamplona e Vitoria (obiettivo vero: OCEANO OCEANO :D). Comunque incredibile guardando quelle rocce pensare che la forza del vento da sola faccia dei capolavori di sculture rocciose del genere!
Una volta trovata l'uscita dalle labirintiche rocce delle Bardenas andiamo verso la famosa Pamplona! Una volta parcheggiato (...) ed entrate in città ci prendiamo una cartina dall'ufficio turistico e andiamo a percorrere la strada che fanno fare ai tori durante la festa di San Fermines.
Da destra: Fra, Giulia, Palle del toro
Si fa anche presto a entrare nel clima folkloristico perchè oltre ai locali, sidrerie, posticini tipici coi prosciutti appesi, è anche pieno di negozietti di souvenirs che espongono le foto fatte durante San Fermines..ti aspetti quasi che da un momento all'altro spuntino i tori alle tue spalle e la folla che li accompagna. Per rilassarci dopo questa immersione tra tori e toreri andiamo a farci un aperitivo nei bellissimi giardini della ciudadela, tra le mura hanno creato dei grandi spazi verdi dove organizzano eventi e c'è un carinissimo spazio concerti dove ci prendiamo l'aperitivo e ci lasciamo trasportare dalla musica folk!
Dopo aver azzardato un pò di yoga e posizioni di "rilassamento" sul prato al ritmo di elettro-folk, dobbiamo per forza avviarci verso Vitoria per incontrarci con la prossima mitica couchsurfer!e quando dici couchsurfer implichi per forza una nuova avventura..
Dobbiamo contattare la ragazza: Ana, proviamo a chiamarla ma non ci risponde, mandiamo messaggi e intanto andiamo a recuperare la macchina, e la preoccupazione inizia a insinuarsi nei nostri occhi e nella nostra mente..dove andiamo a dormire se la tipa alle 8 di sera non ci risponde??? "dai tranquille ci risponde ci risponde, per gli spagnoli le 8 di sera è presto, sarà sicuramente impegnata.." (l'eco della positività autoconvincente..)
Recuperiamo la macchina e ci mettiamo in cammino verso Vitoria, un pò deluse dal pensiero che forse stavolta la fiducia è stata mal riposta e questo momento di mancanza di fiducia nel prossimo non ci piace, soprattutto per lo spirito del nostro viaggio. Continuiamo a chiamare ma nessuna risposta..
Poi, ormai quasi rassegnate, colpo di scena: riceviamo la sua chiamata in cui dice che ha dei problemi col telefono e che non riesce a sentire quello che le dico e a ricevere chiamate. Così mi dice l'inidirizzo, io ascolto ma come se non avessi sentito..cioè non ho la minima idea di quello che mi ha detto!alla fine ci chiama dal telefono di casa e finalmente riusciamo a parlarci..ci spiega dove andare e dopo svariate peripezie per riuscire a fermarci dove ci dice lei, incrociamo il suo sorriso raggiante che ci viene incontro con una bici in mano e in quel momento abbiamo la consapevolezza che quella ragazza non ci avrebbe mai lasciato a piedi!! Ana ha un viso di quelli che più rassicuranti non si può..e ritroviamo subito il nostro spirito carico di fiducia che torna ad accompagnarci!Ana ci dice di seguirla per arrivare a casa sua (NB:lei è in bici....) La seguiamo ridendo e fermando il traffico cittadino :D La sua dimora è paragonabile a un hotel, siamo addirittura sistemate in camera da letto...gran lusso..e..ci dà anche la chiave di casa!!in quel momento Ana viene inglobata nel nostro cerchio della fiducia composto da 3 o 4 soggetti accuratamente scelti tra la nostra cerchia di conoscenze e Gandhi + madre Teresa di Calcutta se fossero ancora vivi. L'idolo Ana prosegue nel volerci stupire e ci porta a Vitoria city. C'è piuttosto freddo in questa cittadina basca, sembra di essere in montagna d'estate, infatti è a 500m slm. Così ci bardiamo un pò e andiamo! In giro non c'è gente perchè ci dice che è appena finita una sorta di feria estiva..e noi l'abbiamo proprio schivata.....(orrccc..). Ma devo dire che una città solitaria la si gusta proprio in sè e per sè. Arrivate in plaza de la Virgen Blanca affamate e straffamate, Ana ci conduce in un bar ristorante mooolto carino che fa anche piatti per celiaci (Restaurante Virgen Blanca **) dove ci siamo fatte dei panini-baguette con dentro una sorta di ragù e formaggio (io e la Giulia con baguette senza glutine) veramente strepitosi!!
Fra, Chiara, Ana, Giulia con Patxaràn!
Una volta essere state riempite a dovere, Ana ci conduce per le vie della città e ci porta a bere il liquore tipico: il Patxaràn!che ci riscalda ;)
E tra un edificio tipico e un murales ci passa la serata! La città è davvero carina, molto diversa dalla Spagna che conosco, a tratti un pò montanara!! La mattina il risveglio è sempre dolce e famigliare: colazione con ogni scelta di the, caffè, merendine, pane, marmellata..i racconti dei suoi viaggi in Africa e Sudamerica e la musica che non manca mai!E si riparte molto più ricche di prima!

TRA BILBAO E SANTANDER
Eccoci dirette verso il tanto agognato oooceeeaaanooooo!!!!
Veramente spettacolo la natura che abbiamo attraversato per andare verso l'oceano, pieno pienissimo di verde, pini..molto alpina ma molto incontaminata, di quelle che sulle alpi sono rimaste solo nelle valli meno frequentate..
Noi andiamo verso Bilbao e poi tiriamo a ovest per vedere qualche spiaggia prima di Santander.
La C5 sfreccia in mezzo alle valli, i 150 cavalli non deludono (pensa avere 150 cavalli che ti trainano a ritmo costante lasciando la scia dietro di sè..) e noi ci sentiamo proiettate nel futuro con la voglia di sabbia sotto i piedi e sale tra i capelli ma non abbiamo ancora idea dello spettacolo che ci attende.
Prima tappa: il primo oceano a ovest di Bilbao: CASTRO URDIALES.
Cattedrale di Castro Urdiales, foto by Giulia
Ci fermiamo in questa cittadina di mare che la guida ci indica come interessante! Appena ci addentriamo per le vie del centro vediamo un gran pullulare di Spagnacheconosco: una miriade di gazebi con ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, che bivaccano e se la godono!!!alcol che scorre a fiumi trasportato in carrelli della spesa..una sorta di feria..e poi pensandoci..ehi ma è ferragosto! :D Noi con fare di leggera sufficienza da turiste senza macchia e senza paura ci facciamo spazio tra la folla e puntiamo verso la cattedrale. Sì perchè pare che la cattedrale di Castrom Urdiales sia stata una delle locations del Nome della Rosa di Eco...esticazzi!
Spiaggetta con la grotta a Castro Urdiales, foto by Giulia
Dalla cattedrale siamo passate a esplorare i meandri meno battuti della città, siamo andate verso le mura e abbiamo seguito le viette e costeggiato l'oceano fino ad arrivare ad una magnifica grotta di quelle che un posto termale pagherebbe oro per vantare: spiaggetta con grotta e vegetazione rigogliosa. Questa forse nel nome della rosa non ci stava ma è da the beach..no non esageriamo..da ritorno alla laguna blu ;)

Il nostro primo bagno della vacanza ci piace..e soddisfatte prendiamo la macchina per andare alla ricerca di una spiaggia coi controcazzi a cui la Giulia vuole fare la foto (strano).
La strada che costeggia l'oceano verso Santander è un pò tortuosa e piena di scorci particolari..a un punto panoramico si vede addirittura una vallata che sembra di essere stati improvvisamente proiettati tra l'Inghilterra e il Galles..c'erano addirittura le pecore!!no forse ho avuto un'allucinazione.... E' una sensazione esaltante essere lì che percorri una strada e sai che dopo ogni curva puoi trovare una sorpresa, qualcosa che ti stupisce e che bene o male sai che è ciò che accade curva dopo curva, scorcio dopo scorcio. Un panorama tira l'altro, gli occhi si incantano, si rigirano (come diceva qualcuno si turnicano) quasi da voler vedere ancora più in là, ancora più profondo e si rimane lì con lo stupore in bocca che non ti abbandona mai.
Spiaggia di
Santoña (foto by Giulia)
Finalmente eccola la spiaggia infinita..non mi ricordo se era la spiaggia di Laredo o
Santoña (propendo per la seconda) ma so che è stata una visione mistica!
Per appoggiare le chiappe sulla sabbia e mettere la testa tra le onde ci siamo dirette a Berrìa, una spiaggia lì vicino piena di surfisti..altamente consigliata!!! ;)
Ci siamo fatte una corsa sulla spiaggia che ci ha depurato dalle ultime tossine della routine e fatto entrare nel mondo della pace interiore, dove il vento porta via i cattivi pensieri e ci trasporta sulle onde dell'oceano infinito..il sole e il calore della Spagna sono ufficialmente la nostra carica quotidiana!
La spiaggia è davvero profondissima, in parte di sabbia bagnata perchè l'oceano è così, sale e scende quando vuole, mica te lo chiede, lo fa e basta e allora alla mattina capace che hai 4 metri di spiaggia e la sera ne hai 20 di metri o viceversa, dipende da dove ti trovi, dove passa cambia, dove leviga muta e tu ti fai mutare inerme insieme a tutto il resto.

Prossima puntata Bilbao e il resto del viaggio!!
Ciao!!

noi mare voglia di avventura vita vera







** per celiaci: vedi post PAESI BASCHI SENZA GLUTINE